Federazione ciclistica italiana

Avanti, avanti! Rapidi,
precipitando a volo,
noi divoriam lo spazio,
radendo appena il suolo,
ed irruente palpita
pieno d’ebbrezza il cor.

V. Betteloni, Canto dei ciclisti, 1900, vv. 1–6

Spesso l’arte – in questo caso i versi di Vittorio Betteloni – ci offre un punto di vista laterale sulla realtà, ci mostra il carattere più intimo delle cose, quello che si cela dietro l’immediatezza delle forme.

Nel disegnare un logotipo per la Federazione Ciclistica Italiana abbiamo voluto guardare oltre la facile iconografia della bicicletta, cercando un’immagine dal significato più generale.

 

Giacomo Balla, Velocità astratta, 1913

 

Il ritmo meccanico delle pedalate e dei battiti cardiaci, il susseguirsi, sovrapporsi delle sagome sfocate degli atleti in fuga e di quelle verticali della folla di spettatori, lo sforzo della salita, la velocità della discesa, l’emozione del sorpasso.

 
 

Proprio questa dimensione temporale del ciclismo – che un secolo fa affascinava pittori come Umberto Boccioni, Fortunato Depero, Enzo Benedetto e Giacomo Balla – sta alla base del pittogramma proposto: una sequenza di curve che si inseguono e si intersecano suggerendo il movimento frenetico della ruota, secondo una simmetria radiale ricorrente già in molte pavimentazioni musive romane.

 

Opus tessellatum con testa di Medusa, Zea, Grecia, II sec. d.C.

 

Una spirale dura come gli ingranaggi della bicicletta e tagliente come il vento sul volto dell’atleta, una spirale deformata dallo sforzo, dalla prospettiva, dalla velocità.

Il pittogramma è accompagnato da un lettering anch’esso segmentato e meccanico, ma con proporzioni più classiche così da conferire alla composizione il grado di formalità appropriato. Il carattere istituzionale è rimarcato dal colore azzurro, già presente nel precedente logotipo e da sempre simbolo inequivocabile dello sport italiano.

 

22.15
Visual identity for the Italian cycling federation
Open competition

Location: Rome, Italy
Year: 2022
Status: unrealised

Client: Federazione Ciclistica Italiana
Design, visualisation, text: Valerio Poltrini

Previous
Previous

Il biscione

Next
Next

Paysages urbains