Architecture is, and always will be concerned, roughly speaking, with “carefully balancing horizontal things on top of vertical things”.

J. Cubitt, cit. in R. Banham, Stocktaking. Tradition and Technology, in Architectural Review, febbraio 1960, p. 100

Come ogni anno il consiglio nazionale organizza Open!, un evento diffuso in cui gli architetti sono invitati ad «aprire i loro studi al pubblico». Dietro quella che a prima vista può sembrare semplice trasparenza da parte di noi professionisti si cela però uno sgradevole dovere a cui siamo tutti soggetti, ovvero quello di apparire.

 
 

Dalla nostra apparenza dipende il nostro successo, la nostra immagine pubblica. Dalla realtà edulcorata dei nostri render dipende la firma di un contratto o l’aggiudicazione di un concorso.

 
 

Ogni giorno rispettivamente pubblichiamo e consumiamo su internet una realtà parallela della professione – gli architetti che vorremmo essere e i progetti che vorremmo firmare – mentre dietro le porte dello studio stiamo probabilmente litigando al telefono.

 
 
 
 

Allo stesso modo durante le due giornate di Open! vengono messi sotto il tappeto – insieme alla polvere che non abbiamo avuto tempo di pulire – gli incarichi senza contratto, i progetti fatti il giorno prima della scadenza, le assurdità del codice appalti, le cause, i contenziosi, i preventivi andati a vuoto, le richieste di integrazione, i ritardi dei pagamenti, la concorrenza sleale e tutti gli altri problemi che costituiscono la quotidianità della professione.

 
 

Cogliamo dunque questa occasione per chiederci se l’architettura «con la A maiuscola» possa esistere solo in questa realtà filtrata, messa in bella, se sia relegata al «ciò che sarebbe potuto essere» – e se l’architettura rimasta sulla carta sia veramente architettura.

 
 
 
 

Le giornate Open! Studi Aperti 2023 si terranno su tutto il territorio nazionale; gli studi aderenti all’iniziativa apriranno contemporaneamente le loro porte al pubblico nei giorni di venerdì 23 e sabato 24 giugno 2023, ricorrenza del centenario della legge n. 1395 del 24 giugno 1923 che istituì gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri.

Cinque giovani realtà hanno aderito alla open call promossa dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano e aperta agli architetti, paesaggisti, conservatori under35 iscritti all’Ordine di Milano che svolgono la propria attività professionale nel territorio metropolitano di Milano.

23.17
Installation for Open! Studi Aperti 2023
Self-initiated project

Location: Studio Nebbia, via Asiago 5, Milan, Italy
Year: 2023 (23—24 July)
Media: polyethylene sheets, digital print
Floor area: 28 m²
Status: built

Promoter: C.N.A.P.P.C., Ordine degli architetti di Milano
Exhibition design: Brenda Malatesta, Giulia Pasini, Valerio Poltrini, Renato Righi
Text: Valerio Poltrini

Gli architetti under 35 che apriranno i loro studi
Open! Studi Aperti 2023

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